venerdì 3 febbraio 2012

Comitato d'accoglienza per Elsa Fornero a Torino

Salone del Conservatorio, Piazza Bodoni (Torino)
Lunedì 6 febberaio ore 9:30

Il 6 febbraio a Torino Prc Torino organizza un rumoroso comitato di accoglienza per Elsa Fornero
Di seguito riportiamo la lettera aperta che Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista/Fds di Torino ha inviato
alle forze di sinistra di Torino.
Come tutti sanno la Ministra del Lavoro Elsa Fornero in questi giorni è molto impegnata a portare avanti, per conto del governo Monti, quella che viene comunemente chiamata riforma del mercato del lavoro, ma che più propriamente occorrerebbe chiamare con il suo vero nome di controriforma, essendo che il suo obiettivo è la dissoluzione del diritto del lavoro. Si pensi soltanto a ciò che significherebbe la cancellazione dell’art. 18 dello Statuto del Lavoro e l’introduzione della libertà di licenziamento in termini di ricattabilità e di precarietà, in particolare per quanto riguarda le nuove generazioni lavorative. Dai propositi manifestati la Ministra, così come il Presidente del Consiglio, intendono andare avanti su questa strada costi quel che costi.
Contro questa logica fallimentare basata sullo scambio fraudolento diritti-lavoro, la cui unica finalità è di rimuovere ogni vincolo di impresa allo sfruttamento della forza lavoro occorre levare forte la protesta e costruire momenti di mobilitazione. Non perdiamo occasione per dire a “lorsignori” che se anche godono di ampio consenso nei palazzi del potere ne godono sempre meno a livello di cittadini, lavoratori, studenti, pensionati. Per questo proponiamo a tutte le forze di sinistra, al mondo dell’associazionismo, della scuola, del lavoro di andare alla costituzione di un rumoroso comitato di accoglienza per lunedì 6 febbraio 2012, ore 9,30 in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico che si terrà nel Salone del Conservatorio in Piazza Bodoni a Torino a cui presenzierà la Ministra Elsa Fornero.

1 commento:

  1. E niente contro la riforma pensioni. Io donna classe 52 sono disperata. Nessuno dice che la riforma pensioni così è inaccettabile, che andava diluita nel tempo? Io l'accoglierei a pietre

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