mercoledì 22 febbraio 2012

Monti e il colpo di stato monetario

Articolo pubblicato per il "Giornale internazione" realizzato dal "Mouvement jeunes communistes", il corrispondente francese dei Giovani Comunisti

"Stiamo assistendo al grande successo dell'Euro e qual è la manifestazione più concreta del grande successo dell'euro? La Grecia" (Mario Monti)

In Italia è in corso un colpo di stato monetario.
Oggi più che mai, questa dichiarazione di qualche mese fa del premier del Governo italiano, Mario Monti, mostra cinicamente la crudeltà del capitalismo, della politica dell'Unione Europea e del nuovo governo italiano impostoci dai mercati internazionali.
Non è la prima volta che la politica italiana è guidata da uomini allineati e collusi con il sistema e i mercati mondiali, in breve vado ad elencare alcuni rapporti tra la politica italiana e la Goldman Sachs, una delle più grandi e affermate banche d'affari del mondo.
Romano Prodi, da consulente Goldman Sachs a Presidente del Consiglio in Italia
Mario Draghi, da Vicepresidente Goldman Sachs a Governatore della Banca d'Italia e BCE
Mario Monti, dalla Commissione Europea sulla concorrenza alla Goldman Sachs; nominato poi Senatore a vita dal Presidente della Repubblica G. Napolitano
Massimo Tononi, dalla Goldman Sachs di Londra a sottosegretario all'Economia nel governo Prodi del 2006
Gianni Letta, membro dell'Advisory Board di Goldman Sachs è nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Berlusconi 2008

Nei mesi scorsi il quotidiano economico "Milano Finanza" ha riportato che, Goldman Sachs è stato l'artefice principale della speculazione che ha portato all'aumento vertiginoso dello spread tra i Bund tedeschi ed i Btp italiani (2). L'8 novembre 2011, alla notizia delle imminenti dimissioni di Berlusconi, Goldman Sachs ha emesso un comunicato in cui ha affermato che le elezioni avrebbero rappresentato "lo scenario peggiore per i mercati". La Goldman Sachs, nel 2010, è stata anche incriminata dalla SEC per frode e truffa ai danni dei propri clienti. (1)
La Goldman Sachs e i mercati hanno creato le condizioni per sovvertire la sovranità dell'Italia. Uomini dell'alta finanza, in nome dei mercati, hanno deciso che in Italia, come in Grecia, non erano necessarie le elezioni, la sovranità popolare delle nazioni risulta essere assente.
La BCE sta ricoprendo un ruolo da co-cospiratore nell'organizzare colpi di stato silenziosi, dove governi eletti sono stati sostituiti con dei governi composti da banchieri e tecnici. La Banca Centrale Europea, indipendente da qualsiasi controllo democratico, da qualsiasi responsabilità nei confronti della gente comune, è uno strumento al servizio degli interessi della classe dei capitalisti e dei ricchi dei paesi dominanti dell'Unione Europea di cui gioca il ruolo di truppa d'assalto in questa crisi. Noi italiani e greci in questo momento siamo vittime di questo colpo di stato monetario.

Il governo Monti è espressione diretta del grande capitale italiano e internazionale. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, i mercati hanno commissariato il nostro paese, sintomo della violenza dell'UE e della crisi della classe politica italiana, che risulta incapace e servile.
Negli ultimi vent'anni della nostra storia abbiamo subito le politiche liberali e populiste che hanno contratto il mercato del lavoro e i nostri salari, introducendo e pian piano aumentando, flessibilità, precarietà e cancellazione dei diritti che hanno impoverito il popolo ed aumentato i profitti della classe padronale. Berlusconi, ma anche il centrosinistra di Prodi, hanno compiaciuto i mercati con le loro politiche, ma ora risultano meno credibili ed efficaci, per questo ora i mercati preferiscono gestire in prima persona il futuro dell'Italia. Senza alcun mandato democratico, oggi, dopo questo colpo di stato, l'Italia ha il governo nettamente più venduto all'ideologia neoliberale.

L'arrivo di Monti ha illuso parte della sinistra, ma non i comunisti, che in Italia, per una volta, hanno mostrato lucidità e si sono subito schierati all'opposizione di questo nuovo governo imposto dalla Banca Centrale Europea, per far eseguire i 39 punti dettati dalla lettera di Draghi-Trichet.
Siamo passati da un governo di destra, Berlusconi, ad un altro governo di destra, Monti. Quest'ultimo non eletto dal popolo sovrano. Siamo in ostaggio, come la Grecia, della troika (Unione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale), una nazione ostaggio dei poteri finanziari mondiali che risultano incapaci di risollevare l'Italia.

L'Italia è in recessione, il tasso di disoccupazione giovanile ha superato il 30%. E' un dato in sensibile aumento che sprigiona la disillusione verso questa società. I salari restano bassi e la precarietà sta distruggendo il futuro della nostra nazione. La conseguenza è la disperazione di un intero popolo che non di rado porta al suicidio. I suicidi in Italia, compiuti da persone espulse dal mercato del lavoro, sono aumentati del 37,3%.
Per i giovani entrare nel mercato del lavoro è un' impresa ardua, contratti precari per stipendi da fame. La disperazione greca è vicina e il popolo fatica a sopravvivere, fatica persino a mangiare. Calano i consumi ed aumentano i furti nei supermercati Che registrano quest'anno una crescita record del quasi 8%, che supera il valore di 3 miliardi, il piu’ elevato da sempre.

Gli stipendi italiani sono fermi da 10 anni e la manovra del governo Monti ha una similitudine con la ricetta greca. I nostri salari sono inferiori di mille euro circa rispetto alla media Ocse, e di circa 4000 rispetto alla media Ue a 15 (3). E con gli stipendi, si riducono anche le prospettive di futuro. Aggiungiamo una disoccupazione giovanile al 30% e una precarietà dilagante e abbiamo un mix micidiale.
Riducendo salari, pensioni, servizi sociali e la quantità di denaro a disposizione delle famiglie, la recessione è inevitabile e porterà la perdita ulteriore di migliaia di posti di lavoro.

Il nuovo governo sta attuando una lotta di classe, della borghesia contro il proletariato, di una violenza inaudita, stanno annientando i nostri diritti conquistati con anni di lotte, proprio in questi giorni stanno regolamentando il diritto di licenziamento senza giusta causa e il posto fisso viene definito "monotono" dal nostro Premier. Il tentativo, neanche tanto velato, è quello di provocare una guerra generazionale, con i figli contro i padri.
Ci ritroviamo un governo arrogante, che chiede sacrifici alle fasce più deboli della popolazione, che tifa per la libertà di licenziamento e invoca il precariato a vita. Per risolvere la crisi della banche hanno ulteriormente aumentano le tasse, tagliato gli investimenti, cancellato i diritti ed aumentato l'età pensionaible. La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro. Sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. Un governo che ha un solo programma: tagliare miliardi ai servizi sociali, alle politiche sul lavoro. Tagli a regioni e province, che si trasformano in tasse comunali più alte, riduzione dei servizi e licenziamenti continui. Un aumento considerevole del costo della vita che sta piegando, ancor di più, il paese.
La Grecia si sta avvicinando, la Grecia è vicina. L'Italia, come tutti i paesi del PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) rischia il default, spinta dall'UE che svende la sovranità per spingere i nostri stati sovrani in balia dei mercati internazionali, obbligandoci ad aumentare privatizzazioni e liberalizzazioni, anche delle aziende di interesse strategico. Un governo lacrime e sangue che non si preoccupa di assicurare un reddito sociale, una prospettiva ed una pensione per sopravvivere dopo decenni di duro e sottopagato lavoro. I lavoratori precari e i giovani sono mandati al macello, condannati alla miseria e all'elemosina familiare per sopravvivere.

In definitiva, questo governo colpisce sempre gli stessi e salvaguarda sempre gli stessi. Colpisce le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani. Salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori. Rifondazione Comunista ha fatto una grande battaglia nei territori per chiedere una grande patrimoniale per tassare maggiormente i più ricchi d'Italia, ma per il governo è più facile tassare le fasce meno tutelate che i ricchi e le lobby e tutto questo sta contribuendo a mantenere paralizzato il paese, che nell'ultimo trimeste è risultato nuovamente in recessione.
Abbiamo chiesto fortemente la riduzione delle spese militari, ma questo governo ha preferito spendere quasi 20miliardi di euro per l'acquisto di 133 cacciabombardieri.
E' chiaramente un governo di destra, europeista, imperialista e liberale, anticostituzionale e nemico della democrazia. Stiamo invocando gli scioperi generali, ma i principali sindacati italiani sono complici di questa attuale situazione.

Non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di crisi, di gravi crisi, per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessioni di parti della sovranità nazionale ad un livello comunitario (M.Monti)

La crisi è di sistema e per questo si deve costruire una vera alternativa con prospettiva socialista. Come già in Grecia, l'UE vorrebbe far pagar il debito (illegale) a delle economie in recessione, causando di fatto un aggravamento dell'attuale situazione sociale. L'opposizione comunista tenterà di costruire un alternativa economica, sociale e politica al programma della Bce e del capitalismo internazionale. Sarà dura, ma si riparte dal no a questo governo Monti.
Contro la dittatura dei mercati finanziari che sta distruggendo democrazia e stato sociale, ci vorranno delle rivolte nazionali che riporterànno la sovranità e la giustizia sociale nelle nostre amate patrie.

Andrea 'Perno' Salutari

Fonte: Patria del ribelle

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